Il team di Agrisicilia

“In questo momento così delicato, segnato dall’emorragia delle vendite, occorre avere coraggio e diversificare gli assortimenti per andare incontro alle nuove abitudini del consumatore e superare gli schemi abituali che spesso, nelle negoziazioni, portano a sottovalutare alcuni prodotti”. È un vero e proprio appello di sensibilizzazione rivolto a buyers, category management e stakeholders quello lanciato, tramite GDONews, da Carmelo Cristaldi, responsabile commerciale di Agrisicilia, azienda che da oltre trent’anni dalla piana di Catania porta sugli scaffali di tutta Italia marmellate e confetture realizzate con i migliori agrumi dell’isola.

“Sono convinto – spiega – che in questo periodo possa diventare un aspetto fondamentale per cercare di invertire anche i trend della categoria sui quali pesano le controcifre. Non bisogna perdere opportunità importanti, si devono creare assortimenti giovani che possano essere graditi e di impatto. Ci sono gruppi che si stanno rivelando più attenti alle nuove tendenze mentre altri sono più ancorati a referenze storiche di aziende nazionali e brand di primo piano che magari oggi non performano bene. Occorre maggior coraggio”.

Nei primi otto mesi dell’anno la GDO è cresciuta, ma le confetture hanno accusato una contrazione a causa del rimbalzo del Covid nel primo semestre del 2021. Avete risentito anche voi dello stesso fenomeno?

“Il mercato delle marmellate non sta sicuramente attraversando un buon momento visto che gli ultimi dati Nielsen in nostre mani, aggiornati al 31 agosto, segnalano performance con andamenti negativi sia a volume (-2,5%) che a valore (-6%). Una tendenza dovuta anche alle alte controcifre lasciate in eredità dalla pandemia e dalla maggior quantità di pasti consumati in casa dalle famiglie italiane. A mio avviso però, come accennato, pesa anche una quota parte dovuta ai più recenti orientamenti dei consumatori. In questo contesto Agrisicilia è un controtendenza visto che performiamo con +15% a valore e +6% a volume. Siamo un’azienda più piccola rispetto ai brand industriali ma la nostra quota di mercato (1,8%) è caratterizzata da prodotti di alta qualità e da una continua spinta sull’innovazione”.

Quali sono i driver sui quali state riscontrando maggior attenzione?

“Salutistico e specialità sono sicuramente segmenti in crescita. Per quanto ci riguarda il tema della territorialità Igp e Dop è sempre fondamentale. Il nostro focus principale ha sempre riguardato la valorizzazione delle materie prime di una regione come la nostra che offre tipologie di frutta e agrumi tipici che selezioniamo trasformandoli in chiave premium con ricette tradizionali ad alto contenuto di frutta, regalando così al consumatore sensazioni sensoriali uniche. Avendo a disposizione una vasta varietà di materia prima abbiamo sempre cercato di segmentare l’offerta con i top di gamma della Sicilia”.

 

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